IL GLOSSARIO DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA.
Codice CIG e CUP: che cosa sono?
Il Codice CIG è il “Codice identificativo di Gara “e si riferisce ad un contratto pubblico stipulato in seguito ad una gara d’appalto. Il Codice CIG costituito da una sequenza di 10 caratteri alfanumerici ed è utilizzato anche ai fini della tracciabilità dei pagamenti effettuati dalla Pubblica Amministrazione.
Il Codice CUP è invece il “Codice Unico di Progetto” e identifica un progetto d’investimento pubblico per tutto il suo ciclo di vita, sin dalla sua assegnazione.
E’ una sorta di “codice fiscale” del progetto ed è costituito da 15 cifre alfanumeriche.
Esempio di CUP:
C 1 1 G 06 00000 000 1
Vengono dunque forniti dalla Pubblica Amministrazione in caso di gare d’appalto e devono essere riportati nella Fattura Elettronica ad essa destinata.
È obbligatorio riportarli in fattura?
Nel decreto legge 24 aprile 2014, n. 66 si riporta:
“Le pubbliche amministrazioni non possono procedere al pagamento delle fatture elettroniche che non riportano i codici CIG e CUP ai sensi del comma 2.”
Quindi, sebbene non obbligatori, le fatture devono necessariamente contenere il codice CIG e CUP. Ci sono alcuni casi di esclusione, ma in generale la regola è che, se le fatture non conterranno questi elementi, la PA non potrà pagarle. L’obiettivo è di assicurare l’effettiva tracciabilità dei pagamenti. Quindi le fatture senza CIG e CUP passano la validazione dello SdI e risulteranno emesse, ma poi le PA potrebbero non procedere al pagamento.